SANREMO E LE DONNE

SANREMO E LE DONNE

Febbraio 14, 2023 3 Di Agimp

Non amo particolarmente quando si discute di “questione femminile” o di quote rosa. Provo un fastidio che si insinua dentro e mi pungola le viscere. Forse perché significa che se si continua a parlarne siamo ancora molto indietro su questo fronte. Non è ancora una normalità che le donne e gli uomini siano sullo stesso piano, nel lavoro, in famiglia, in tanti ambiti. Ma andiamo a parlare del Festival di Sanremo e di musica, perché questo è il contesto su cui voglio riflettere assieme a voi con questo mio breve scritto.

Partiamo da un momento, apparentemente banale, accaduto nell’ultima serata, poco prima che si annunciasse il vincitore. Erano probabilmente le 2.30 ed è normale non avere la mente sveglia e lucida, quindi è comprensibile non essersi accorti di un particolare, a mio avviso molto importante.
Arriva la fatidica busta. Amadeus dice: «È arrivato il momento che tutti aspettiamo. Chiara, vai a prendere la busta».
Direte voi: e quindi? Che problema c’è? Ecco, perché Amadeus non lo ha chiesto a Gianni Morandi? Perché non è andato lui stesso a prenderla? Perché Chiara Ferragni non è conduttrice, non è neanche co-conduttrice. È la valletta. Alla fine è questo il posto che spetta alla donna in quell’importante momento, sul palco dell’Ariston.

Chiara Ferragni, che può essere tante cose ma è, secondo me, arguta e intelligente, lo ha capito e con molta eleganza ha risposto: «Proprio io devo avere questo compito, grazie, che onore».
Vedete, alla fine, siamo ancora a questo punto. E a cosa serve fare i monologhi se sulle “piccole” ma fondamentali cose non ci spostiamo di un centimetro? Tra l’altro il bellissimo monologo di Chiara Francini è andato in onda all’una e trenta circa. L’attrice ha interpretato un testo di grande importanza, che consiglio a donne, single, ma anche e soprattutto mamme, e uomini di vedere e ascoltare con attenzione.

Torniamo alla musica. Nessuna donna nella top five. Persino a Marco Mengoni sembra una nota stonata e lo dichiara nel suo discorso di vincitore. Sul motivo si possono fare tante ipotesi, a partire da quella più gettonata che dice che a votare da casa siano più le donne quindi gli uomini sono i favoriti. Può essere. I brani sanremesi delle cantanti, però, vanno forte in radio: già si sentono molto Elodie, Ariete, Levante, Madame (solo per citarne alcune) e i Coma Cose con la fresca voce di California, unica donna ad aver vinto un premio al Festival, il Sergio Bardotti dedicato al miglio testo.

Però vorrei sottolineare alcuni aspetti. Unica direttrice d’orchestra in questa edizione è stata Carolina Bubbico, per il brano di Elodie. Perché solo lei, unica donna a ricoprire questo ruolo? Voglio darvi degli spunti di riflessione, per trovare assieme le risposte, per comunicare a tutti che c’è un problema. Stessa cosa fra gli autori delle canzoni, quando non sono le stesse artiste ad aver scritto i testi. Fra i musicisti: avete visto donne alla batteria, alla chitarra o al basso ad accompagnare artiste e artisti?
Le donne sono nell’orchestra e sono coriste, violiniste, etc.

Speriamo che la forza mediatica di Victoria De Angelis dei Maneskin spinga la filiera musicale, marketing, discografici, e chi decide, che le donne bassiste sono forti (non aggiungo apposta “come gli uomini”). Le donne non sono solo cantanti. Ci sono chitarriste, bassiste, batteriste, tastieriste e producer in giro per l’Italia, ve lo garantisco.
Usciamo dagli schemi e smettiamo di seguire il gregge. Scopriremo tanta bellezza in più. Ne sono certa.

 

Simona Cantelmi, vicepresidente Agimp